LE ORIGINI
AIACE è un’associazione nata per volontà di tanti cittadini da più di un ventennio impegnati nel volontariato di tutela ambientale e di protezione civile espresso inizialmente attraverso nuclei antincendio costituiti nell’Italia centrale e in particolare nella regione Marche dove, nel luglio del 1995, fu costituita l’associazione dei Nuclei Antincendio e Protezione Civile (NAEPC) .
Fin dal loro esordio i Nuclei concorsero da protagonisti a creare e a diffondere i valori e la pratica del volontariato ambientale attraverso lo svolgimento delle prime attività di protezione civile ispirate ai principi della prima legge quadro nazionale n.225 promulgata nel 1992.
Con vero spirito pionieristico presero vita, soprattutto nelle provincie di Macerata e Ascoli Piceno, i primi gruppi denominati nuclei formati per le attività di previsione e prevenzione degli incendi e il loro impegno così capillarmente organizzato, sotto il coordinamento delle autorità di protezione civile regionali e provinciali, contribuì in modo determinante a ridurre a livello esponenziale l’incidenza di questi eventi distruttivi grazie ad un attento monitoraggio giornaliero dei territori a rischio.
I positivi risultati raggiunti hanno permesso l’affermarsi di un originale modello operativo di prevenzione che è stato attuato fino al 2011, consentendo alle Istituzioni locali di preservare il patrimonio boschivo e la bellezza del territorio con un costo economico veramente contenuto.
Il generoso impegno di tanti cittadini, giovani e studenti, lavoratori e pensionati, operai e impiegati, uomini e donne, tutti animati da un profondo spirito di solidarietà e di amore per la natura e per il loro territorio, ha permesso di accrescere l’attenzione dell’opinione pubblica locale sui temi della tutela e della valorizzazione del paesaggio delle Marche.
Molto importante è stato l’impegno profuso nel campo divulgativo, di sensibilizzazione sui temi dell’ambiente e della protezione civile in particolare nei confronti delle giovani generazioni.
In questo caso determinante è stato il supporto offerto dal Centro Servizi per il Volontariato della Regione Marche, grazie al quale sono stati svolti due progetti “Mister Cittadino” e “Volontariamente” che hanno permesso a tanti giovani di poter conoscere il nostro volontariato e di cimentarsi con quelle attività a loro più congeniali.
Per poter operare sempre al meglio delle nostre possibilità, tanti nostri volontari hanno svolto corsi di formazione per attività di spegnimento e bonifica degli incendi boschivi, per l’uso di attrezzature di soccorso, per il recupero e la messa in sicurezza delle opere d’arte, ma anche per l’autoprotezione nel corso di un intervento in conformità con quanto previsto dal D.Lgs 81/2008.
Tutto questo ci ha permesso di poter operare in collaborazione con altre organizzazioni e gruppi di tutela ambientale e protezione civile e sotto il coordinamento di istituzioni provinciali e regionali.
Accanto alla principale attività di antincendio boschivo i nostri volontari si sono cimentati anche con altre attività di protezione civile fra le quali il soccorso alle popolazioni di Marche e Umbria colpite dal terremoto del 1997 operando presso il Centro Operativo Misto di Serravalle del Chienti; il soccorso alle popolazioni albanesi in Kosovo nel 1998 durante la guerra civile con la Serbia; il soccorso alle popolazioni del Piemonte durante l’alluvione nel 2000; l’intervento ad Osimo a seguito dell’alluvione che ha colpito il suo territorio nell’anno 2006; il soccorso alle popolazioni abruzzesi durante il terremoto del 2009 operando a L’Aquila presso l’ospedale San Salvatore; fino a giungere ai giorni nostri e all’impegno profuso a seguito del più grande terremoto che abbia mai colpito il centro dell’Italia, durato dal 24 agosto 2016 fino al mese di gennaio 2017 e che ha devastato vaste aree dei territori appenninici delle regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria.
Proprio a seguito di questo ultimo drammatico evento è maturata nei nostri animi, come volontari e soprattutto come cittadini la constatazione della oggettiva inadeguatezza nostra e di tutto il sistema di soccorso basato sul volontariato, in merito alla tempestività delle risposte fino ad oggi date ai bisogni delle popolazioni così brutalmente colpite da tale distruttivo evento naturale.
Anche per questo motivo l’esperienza dell’associazione NAEPC è stata riorganizzata nel nuovo progetto aggregativo, denominato AIACE, volto a raccogliere e riposizionare le esperienze e le competenze di tante cittadine e cittadini verso l’obbiettivo di migliorare la qualità della vita del genere umano e di tutti gli esseri viventi attraverso piccole ma concrete azioni volte alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e della cultura italiana, con particolare attenzione ai piccoli borghi ed alle aree montane colpite dal 2016 fino ad oggi alla drammatica sequenza sismica che ha messo in ginocchio intere comunità privandole della loro secolare identità.